“Non abbiamo ascoltato la voce del Signore nostro Dio, per camminare secondo gli insegnamenti che ci aveva dato per mezzo dei suoi servi, i profeti!” (Dn 9,10)
É interessante rilevare che il libro di Daniele considera ai profeti “servi” e le sue parole sono già “insegnamenti”. L’ebreo tora e il greco nomos sono dietro la parola “insegnamento”.
In quel tempo i libri profetici erano già riuniti e il suo missaggio diventava per il popolo un insegnamento chiaro e qui completa la Torah: la fedeltà a l’Alleanza chi porterà tutta sorte di benedizioni e la infedeltà chi porterà disastri.
Il libro di Daniele riconosce l’infedeltà a l’Alleanza e agli insegnamenti dei profeti, e supplica misericordia a Dio.
Dio manda la sua misericordia de molte maniere ma noi, i cristiani, crediamo, proclamiamo e celebriamo che Gesù è la misericordia incarnata di Dio. Ma come il popolo d’Israele, siamo anche peccatori e bisognosi di misericordia.
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